mi gioco tutto

Il fumetto “Un giorno da sistemista” è finito. Ho scritto la parola fine ormai un paio di settimane fa. Mi ci sono divertito, devo dire. Ho sperimentato cose nuove (anche se magari non si vedono), come sempre. Un po’ mi dispiace. Potevo allungare il brodo ancora un poco ma sarebbe stato brutto. Basta così.

Ogni volta che finisco un fumetto inizia la tragedia del “cosa faccio dopo“? Ho una mezza idea che mi frulla in testa da qualche settimana, sulla quale giro e rigiro cercando di cavarci qualcosa. E come sempre, dato che il tempo stringe, la prendo e inizio a lavorarci. Perché non ho scelta.

Devo dire che dopo ben 4 storie complete (“L’evoluzione della specie” – 30pg, “MACheAVVENTURA” – 102pg, MacEvolution” – 30pg e “Un giorno da sistemista” – 60pg) ho acquisito un po’ di esperienza e ogni volta parto con un “fil rouge” (fatico a chiamarla trama o soggetto perché è sempre tutto così… fumoso) sempre più definito. Quantomeno so da dove parto e più o meno so dove voglio andare a finire.

Ma il problema più grosso è partire: una fatica immane prendere la matita e cominciare a buttare giù qualche studio, definire l’impostazione delle tavole, pensare la locandina, scegliere il titolo, studiare i personaggi, etc. Poi una volta lanciato generalmente mi sciolgo e vado d’abbrivio. Ma la partenza iniziale è sempre una faticaccia.

E così ieri, complice il brutto tempo, dopo settimane di torpore, ho fatto violenza su me stesso: finalmente ho alzato il culo dal divano (stavo leggendo un gustosissimo fumetto nuovo nuovo) per poggiarlo sulla sedia del tavolo da disegno e … via! Sono partito!

Non posso mostrare di più perché… perché non posso. Stavolta mi gioco tutto! 🙂

Hang Loose!