Progetti & C.

Progetti, proposte, grandi idee. Ne penso (troppe) e, soprattutto, ne ricevo (alcune). Continuamente. Succedeva anche ai tempi del “lavoro freelance” (informatica) e succede anche per il “lavoro hobby” (disegno – oddio! non è un lavoro eh! si fa per dire).

progettiPoi però, al netto di una valanga di discorsi, buoni propositi e fantasmagoriche idee, ci vuole il mulo che tira il carretto. Perché per fare un progetto a fumetti, a di là del fiume di parole, ci vuole uno (il mulo) che ogni giorno, ogni santo giorno, piglia carta e penna e mette le idee una dietro l’altra, parola per parola, disegno per disegno, vignetta per vignetta, pagina per pagina (che tira il carretto). Una bischerata dietro l’altra. E’ la parte meno affascinante. E’ la parte più noiosa. Tutto il resto è molto creativo e stimolante. Peccato che la maggior parte delle idee/proposte si vaporizza nella prima fase. Quella stimolante e creativa.

Più tento di affrontare con un certo approccio (timidamente ispirato a qualcosa di vagamente professionale) questo “lavoro” (HOBBY! E’ UN HOBBY!) e più mi rendo conto che aveva ragione il mio amico quando diceva: produrre, a capo chino, curvo sul tavolo. Tutto il resto è inutile. Produrre, senza fermarsi. Cercare di darsi un ritmo. Tentare di rispettare delle scadenze. Migliorarsi, ogni volta. Spingersi ogni giorno un micro-pezzettino più in là. Ed è noioso e difficile. Tutto il resto son chiacchiere.

Hang loose.

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