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Tempo al tempo

Non  mi spaventano le sfide (artistiche). Anzi, mi piace mettermi in gioco e non adagiarmi mai sulle cose che mi riescono bene. Per questo mi lancio in cose che spesso m’incasinano la vita. Tipo questa:

di cui non posso, ovviamente, parlare. Il problema non è lanciarmi (nelle cose), il problema è trovare il tempo per fare (le cose). In questo momento sto portando avanti i “Flippies” con il mio socio Filippo Pieri, progetto a cui crediamo molto. Ho per le mani un soggetto (non mio) mooooolto interessante, che mi sta affascinando e per il quale sto facendo diversi concept design ed è, ovviamente, top secret! E poi quel cosino blu di cui potrò parlare solo più avanti.

Senza contare che ieri (1° Novembre) a Lucca Comics ho incontrato una persona che spero di risentire presto e con la quale spero possa nascere una fitta collaborazione. Lo spero davvero, perché trattasi di animazione e… fremo al pensiero!

Ma dove lo trovo il tempo? Dovrò pure dormire la notte … o no?

Hang loose!

Periodo sabbatico

Stiamo lavorando sodo con Filippo Pieri per concludere tutti gli episodi previsti di Viviane l’Infermiera. Ci stiamo mettendo tutto l’impegno possibile, perché abbiamo grandi progetti. Perché ci crediamo. Perché pensiamo funzioni – anche se qualcuno cerca di bloccarci la pagina segnalandoci a Facebook… valli a capire!

Ci vorrà ancora un po’ di tempo. Poi quando tutte le tavole sarà completate? Non so. Credo che mi prenderò un (breve, spero) periodo sabbatico. Ho bisogno di migliorare la mia tecnica digitale. Ho bisogno di imparare a colorare come si deve e a sfruttare meglio le potenzialità del mezzo. Perché ho delle idee da sviluppare

 

ed ho bisogno di imparare cose nuove, di sperimentare un po’.

Perché non l’ho fatto nel lungo periodo tra la fine di Tom’s Hardware (maggio 2017) e l’inizio di Viviane (novembre 2017)? Perché ero troppo amareggiato per riprendere la matita in mano. Per fortuna che il buon Filippo, con l’infermiera più sexy della storia, è arrivato a salvarmi da quel “buco nero”. Ci facciamo delle gran risate a creare il microcosmo di “Casa Nova”.

Ma per fare tutto quello che vorrei, ci vorrebbero giornate di 48 ore, oppure non aver bisogno di lavorare. Senza contare che ho speso mezze promesse di realizzare cose extra che non ce la faccio a fare e mi sento tremendamente in difetto nei confronti delle persone, ma proprio non riesco. E’ già un mezzo miracolo se tengo il ritmo settimanale di Viviane, che è una cosa importante, e non posso proprio mollare.

Hang loose.