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Book trailer making of

Come promesso nel post di pochi giorni fa ecco il video del “making of” del book trailer animato del mio libro: “La teoria del divano“.

Ho messo insieme velocemente un po’ di dietro le quinte della realizzazione del piccolo corto animato che riporto di seguito:

  • storyboard: praticamente un foglio di quaderno con abbozzata l’idea del corto. Non sono bravo per organizzare il lavoro, vado quasi sempre d’improvvisazione sul momento;
  • animazione: ho usato il grandissimo Clip Studio Paint che uso ormai da qualche anno per disegnare i miei fumetti. Da qualche versione a questa parte hanno inserito nel software anche un modulo per fare animazione frame to frame (non assistita dal computer per capirci, devi disegnare ogni singolo frame);
  • disegni: ho contato 651 disegni di cui, buona parte sono molto semplici. Ogni frame dell’animazione è in realtà costituito da più livelli animati separatamente, buona parte dei frame sono colorati. Il numero totale di disegni è però molto superiore perché per ogni parte animata ci sono almeno due passaggi: l’animazione rozza o schizzata e l’animazione finale o clean up;
  • durata: il totale del video è pari a 59 secondi ma solo una parte è animata, ovvero realizzata con 24 frame per secondo – che poi avendo animato a passo due ho in realtà disegnato 12 frame per ogni secondo di animazione. Il resto del video è realizzato con effetti del software di editing video;
  • editing video: ho usato l’editing video di Blender, non perché fosse particolarmente avanzato, ma perché quel software mi affascina parecchio e vorrei cominciare a smanettarci. E dato che non riesco a imparare una cosa se non la uso per uno scopo, servendomi un video editor ho deciso di usare quello. Gli effetti – tipo la pellicola rovinata in b/n – sono realizzati con le funzionalità di tale applicazione;

Per quanto riguarda invece questo video, dopo aver renderizzato varie versioni delle animazioni (con o senza colore, con o senza sfondo, solo con le animazioni “rozze” e così via), ho montato tutto con un po’ di timing e testo sempre con l’editor video di Blender. Per cui la qualità non è eccelsa, ma dovrebbe rendere l’idea.

Hang loose!

“La teoria del divano” animata

Ho sempre ammesso che la mia vera passione, il mio sogno inconfessabile, è l’animazione. Il fumetto è un surrogato. Il fumetto è gestibile e realizzabile da solo, con pochi mezzi, l’animazione no. Per questo faccio – o quanto meno tento di fare – fumetti.

Con lo sviluppo del software grafico però, l’animazione comincia ad essere alla portata di tutti. E’ possibile realizzare brevi corti con poco investimento in termini di denaro, e tutto sommato anche abbastanza velocemente. Per questo mi piace impegnarmi in queste piccole avventure di “animazione” quando ne vedo la possibilità.

Come già fatto per altri miei fumetti, per i quali ho realizzato sempre piccoli book trailer, ho deciso di lanciarmi in un breve corto di 59 secondi per accompagnare il mio nuovo libro “La teoria del divano“.

Stavolta, come ogni volta, ho tentato di fare qualche passo avanti rispetto ai corti precedenti: non più animazioni di vignette o immagini statiche ma un vero è proprio cartone animato con frames realizzati uno ad uno, con una piccola storia alle spalle.

Per realizzare questo filmatino ho disegnato esattamente 651 frames, ovvero 651 disegni colorati, alcuni complessi altri molto semplici. Senza contare almeno il doppio di frames “bozze” o “guida”. Insomma un lavorone, svolto in un paio di settimane nel tempo libero.

Mi son divertito un sacco! E’ una cosa che proprio mi appassiona, se solo avessi un po’ più di tempo libero da dedicare allo studio delle tecniche…

Giorni fa, grazie a un amico, sono riuscito a imbucarmi in un workshop di animazione dove parlava questa personcina qua:

A parte il fascino emanato da questo arzillo vecchietto, ho scoperto che lui è uno degli animatori che ha disegnato lilly nell’iconica scena del bacio/spaghetto con il vagabondo nell’omonimo film!

Ha disegnato i Flinstones e tanti altri personaggi di Hanna&Barbera con i quali sono cresciuto, insomma un grande. Sono uscito da quell’incontro con un groppo in gola.

Sto sinceramente pensando di prendermi una pausa dai fumetti per dedicarmi anima e core all’animazione. E avrei pure una mezza idea da realizzare… hmmm…

p.s. in un prossimo post vi mostrerò il “making of” del mio piccolo corto/book trailer della “Teoria del divano“.

Hang loose!

Il bestseller dell’esimio Professor Hansjurgen Spaltungebedeemayer

Potevo scordarmi di ringraziare il grande maestro Giorgio Sommacal? Certo che no! In un post precedente ho ringraziato il buon Antonio Marrangi, boss di Sbam!, apparentemente dimenticando il grande Giorgio (se non sapete chi è googolate un po’ o visitate il suo sito web!)

Invece no, volevo dedicargli un post appost(a)!

Tentare di fare fumetti in questi anni non mi ha certo portato guadagni, anzi. Però mi ha permesso di conoscere tanti professionisti, alcuni dei quali sono persone squisite come Giorgio. Per una ragione che ancora ignoro, egli apprezza molto le cose che faccio, compreso il libro “La teoria del divano“, appunto, che ha voluto pubblicare nella collana Sbam! Libri, dato che ne è il direttore artistico.

Forte di questa posizione privilegiata, mi son quindi fatto coraggio e gli ho chiesto di avere l’onore di una sua introduzione, o disegno, o qualsiasi cosa volesse apporre sul mio fumetto.

Ed ecco che mi sforna una brillante prefazione, divertente e scanzonata – come piace a me – di cui una frase campeggia in quarta copertina, con dotte citazioni di professori teutonici (vedi titolo del post), spendendo pure parole sul sottoscritto assolutamente immeritate.

Posso solo inchinarmi e ringraziare Giorgio per l’onore e il piacere di aver lasciato la sua gradita e divertente impronta sul mio umile, sgangherato fumetto.

Hang loose!