Archivi tag: cryx

Il bestseller dell’esimio Professor Hansjurgen Spaltungebedeemayer

Potevo scordarmi di ringraziare il grande maestro Giorgio Sommacal? Certo che no! In un post precedente ho ringraziato il buon Antonio Marrangi, boss di Sbam!, apparentemente dimenticando il grande Giorgio (se non sapete chi è googolate un po’ o visitate il suo sito web!)

Invece no, volevo dedicargli un post appost(a)!

Tentare di fare fumetti in questi anni non mi ha certo portato guadagni, anzi. Però mi ha permesso di conoscere tanti professionisti, alcuni dei quali sono persone squisite come Giorgio. Per una ragione che ancora ignoro, egli apprezza molto le cose che faccio, compreso il libro “La teoria del divano“, appunto, che ha voluto pubblicare nella collana Sbam! Libri, dato che ne è il direttore artistico.

Forte di questa posizione privilegiata, mi son quindi fatto coraggio e gli ho chiesto di avere l’onore di una sua introduzione, o disegno, o qualsiasi cosa volesse apporre sul mio fumetto.

Ed ecco che mi sforna una brillante prefazione, divertente e scanzonata – come piace a me – di cui una frase campeggia in quarta copertina, con dotte citazioni di professori teutonici (vedi titolo del post), spendendo pure parole sul sottoscritto assolutamente immeritate.

Posso solo inchinarmi e ringraziare Giorgio per l’onore e il piacere di aver lasciato la sua gradita e divertente impronta sul mio umile, sgangherato fumetto.

Hang loose!

“La teoria del divano” e’ uno Sbam! Libro

E’ ancora presto per parlare di cosa contiene il mio nuovo libro “La teoria del divano“. Parliamo piuttosto del’editore. Ho conosciuto Sbam! in occasione del mio precedente libro, realizzato con Filippo Pieri (autore dei testi e dei personaggi): “Viviane l’infermiera“. Sbam! Libri era appena nata e cercava “giovani” talenti.

Ed ecco che arriviamo noi, “giovani virgulti” del fumetto umoristico nazionale. Viviane esce nell’estate nel 2018 e, come ogni volta, dopo una fatica, mi ritrovo svogliato e senza uno straccio di nuova idea. Nei mesi successivi partono progetti vari: da i “The Flippies“, sempre col buon Pieri, al misterioso “Progetto Z”, ancora in incubazione. Passano settimane, mesi tutto sommato inconcludenti.

In realtà ho un idea nel cassetto da tempo, il mio socio Pieri lo sa e spinge insistentemente perché la realizzi. E così, i primi giorni del 2019 comincio a buttarla giù. Da quel momento è stato inarrestabile. Più o meno a metà libro, verso marzo, in occasione di Lucca Collezionando, mostro le prime tavole a Antonio e Giorgio di Sbam!. Entrambi pongono un “opzione” – “vediamo cosa esce fuori alla fine, quand’è pronto faccelo leggere!“. A maggio il libro di circa 100 pagine è fatto, gli uomini di Sbam! approvano ma dobbiamo rimandare tutto a novembre. Sì perché quest’anno Sbam! va a Lucca Comics, con uno stand tutto suo e io con loro. Stand 307 al padiglione Napoleone, nel cuore pulsante di Lucca Comics!

Un ringraziamento sentito a Antonio, patron di Sbam! che con estremo coraggio e sprezzo del pericolo ha deciso di rinnovarmi la fiducia e pubblicarmi questo sgangherato fumetto.

What else? Hang loose, of course!

Appuntamento al buio

Per la prima volta, da quando ho cominciato a disegnare vignette e fumetti, sto realizzando una storia lunga – prevedo circa 100 pagine – da pubblicare una volta finita.

Ho sempre realizzato cose a puntate e, anche lavorando con un certo anticipo (dalle 6 alle 8 puntate in media), ho sempre avuto un feedback dei lettori in corso d’opera che mi ha sempre aiutato. Stavolta è diverso: voglio terminare tutto e far uscire il fumetto senza alcuna anteprima, a parte qualche pezzetto o sketch in qua e in là che non può dare minimamente l’idea di cosa si tratta.

Da una parte è rilassante perché non hai l’incubo della dead line, puoi andare avanti tranquillo e, per assurdo, in maniera più veloce – sono circa a 1/3 dell’opera. Dall’altra è inquietante perché non hai la più pallida idea se l’hai azzeccata e rimandi tutto al giudizio finale.

Hang loose.

Piccoli fumetti crescono

Ridendo e scherzando ho realizzato quasi il 20% del mio nuovo fumetto, tutto mio. Almeno rispetto alla previsione di pagine che mi ero prefissato.

Non voglio svelare il titolo né tanto meno alcune tavole, per adesso. Dato che avevo già postato una porzione di tavola in “Miller style” qualche settimana fa, ribadisco con questo altro pezzetto che non porta nulla di nuovo.

Perché tutto questo mistero? Perché vorrei, per una volta, presentare un “prodotto finito”. Non so ancora se lo metterò sul web in forma di webcomic, se lo proporrò a un editore oppure se lo auto-produrrò come gli ultimi. Vedremo. Dipende da come esce fuori.

Perché, come al solito, vado a caso. Non ce la faccio proprio a scrivere una sceneggiatura dettagliata, né uno storyboard. Vado a braccio improvvisando vignetta per vignetta su una traccia più o meno raffazzonata. Ecco perché ho sempre accolto con sollievo le collaborazioni con sceneggiatori. Perché posso concentrarmi solo sul disegno. Che poi mica è vero: il mio socio Filippo Pieri (“Viviane l’infermiera” e “The Flippies“) e il mio nuovo misterioso socio “Z” (progetto “Z” e progetto “BB”) sanno bene che cambio e stravolgo le vignette, talvolta i dialoghi e le impostazioni delle tavole. Per fortuna entrambi hanno sempre accettato le mie improvvisazioni.

La cosa che mi consola è che nonostante le bastonate degli ultimi tempi – sì, confesso, purtroppo “Viviane l’infermiera” non va come speravamo, “The Flippies” è un po’ fermo per colpa mia e neppure le vendite delle mie auto-produzioni sono incoraggianti – quando trovo qualcosa di divertente (per me) da realizzare, ci trovo ancora gusto e procedo spedito. Persino una tavola la giorno (il formato è un po’ più semplice del mio solito e in bianco e nero).

Quindi, a meno che il fantomatico progetto “Z” non prenda vita all’improvviso (cosa che mi auguro), direi che in altri 4 mesi il mio nuovo fumetto, solo mio, sarà finito. The Flippies li ho messi un po’ in naftalina, per adesso e il progetto “BB” è lontano da essere impegnativo a livello operativo. E’ solo una grandiosa, magnifica e dannatamente complessa idea 😉

Hang loose.

Nome in codice: progetto zeta

Progetto top-secret. Con un nuovo socio, anche lui top-secret. Nome in codice: “Progetto Zeta“.

Una bella sfida, ci abbiamo lavorato per settimane. Non sappiamo se andrà a buon fine. Non sappiamo se vedrete mai ciò che abbiamo prodotto. Ci siamo divertiti a immaginarlo, a plasmarlo, a farlo. Socio Zeta per quanto riguarda la storia e i personaggi, io per la parte grafica.

Mi auguro davvero possa smuovere questo 2019 che nasce da un 2018 fiacco, in discesa, senza slanci. Un 2018 che sembrava solido come una montagna e invece si è rivelato moscio come un budino.

Un nuovo progetto, una nuova collaborazione, una nuova veste grafica, una nuova ambientazione, forse lontana dalle mie solite cose. Ma a me piacciono le sfide e piace misurarmi fuori dalla mia comfort zone.

Adesso un po’ di pausa: dal blog, dai (maledetti) social e anche dai fumetti se Progetto Zeta non si dovesse concretizzare.

Hang loose