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I fumetti del surf/windsurf

amici di matita

Avevo già parlato del “mio maestro CHIOD“. Di come questo disegnatore, per la verità non troppo noto alle masse, mi avesse così influenzato tanti anni fa, quando ero ancora una giovane promessa di tante cose.

Non voglio fare l’estroso, il diverso o lo snob citando autori poco conosciuti ai più. Certo che tutti i famosi disegnatori che consapevolmente o inconsapevolmente digerivo leggendo i fumetti sono stai miei maestri. Che se so… Moebius o Jack Kirby, tanto per citare due giganti.

Ma CHIOD mi ha colpito ed affascinato sempre tantissimo per due motivi:

  1. perché coniugava in un’unica persona le mie due grandi passioni: il surf/windsurf e il disegno (comico);
  2. perché era/è bravissimo.

Il caso ha voluto che ne ripercorressi le orme molti anni dopo il suo exploit sulle riviste, pubblicando anch’io alcuni fumetti comici sul mondo del surf per windnews. A seguito di ciò ci siamo conosciuti e per me è stato un grande onore.

Oggi Massimo mi ha fatto un bellissimo regalo:20160302_204741

La cosa bella è tanti anni fa acquistai una copia del primo volume a sinistra “Ve lo do io il windsurf“. Mi arrivò autografata con una faccina e un “hang loose cristiano” che custodivo gelosamente. Molto tempo dopo, per alcuni lavori di ristrutturazione, fui costretto a mettere tutti i libri in alcuni scatoloni di cartone in garage per qualche giorno. In quei giorni un fortissimo temporale allagò tutti i box, sotto il livello stradale, e la mia copia del libro andò miseramente rovinata insieme a molti altri libri e fumetti che finirono, ahimè, nel cassonetto della carta.

Ebbene oggi ho colmato il vuoto lasciato da quella sciagura. Non solo… ho anche avuto questo:20160302_204802

Grazie di cuore CHIOD! Hang Loose!

CHIOD!

dowinInternet è un mezzo fantasmagorico! Capita che qualche anno fa, per puro divertimento, comincio a pubblicare sul mio blog personale un pó di vignette sceme di windsurf, mia grande passione. Poco dopo pubblico su una rivista nazionale: WindNews. E faccio altre cose, tra alti e bassi: copertine, illustrazioni fino all’ultima collaborazione con Tom’s Hardware. Tutto per gioco.

 

E capita, come pochi minuti fa, che il vignettista/fumettaro per eccellenza del mondo del windsurf, il mitico CHIOD, che leggevo fin da adolescente, da cui ho tratto ispirazione e che ho sempre ammirato, mi chiami per fare una tavola insieme.

 

Incredibile!

SVRF LATINO

surf-latino-50.jpgNonostante tutto resto legato con un sottile filo al mondo del surf. Grazie a Giuseppe Grispello ho avuto il piacere di illustrare un suo breve racconto sull’ultimo numero (il 50) della rivista Svrf Latino.

surflatino2.jpgPurtroppo ho fatto tutto un pò di corsa per vari impegni personali e, soprattutto, orfano del mio vecchio PC, passato a miglior vita, non ho potuto usare Photoshop. Per cui è fatto tutto a “manina”. Non sono soddisfattissimo del risultato, devo dire.

In ogni caso sono stato pubblicato e ne sono molto Felice.

Un sentito grazie alla redazione di Svrf Latino e a Giuseppe Grispello che mi ha proposto.

Buon natale a tutti.

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ZAI POINT 3492

zaipoint.jpgAnche se da un pò ho abbandonato il surf praticato, resto sempre legato a quella cultura. Mi fa piacere pertanto invitarvi a leggere ZAI POINT 3492, una bella storia dell’amico Giuseppe Grispello sapientemente illustrata da Mauro Balloni.

Anno 3492, pianeta terra. Una spedizione scientifica proveniente dal satellite eco-compatibile Green Plan sbarca su una spiaggia-discarica chiamata Zai Point. Soul è il ricercatore incaricato di organizzare uno scavo archeologico per trovare tracce degli Androfibi, una specie umana che si riteneva avesse abitato le fasce costiere della Terra prima del Grande Inquinamento.

Il Deserto Liquido, una volta chiamato mare, attrae e affascina Soul, così come un enigmatico terrestre che gli svelerà il mistero degli Androfibi. Giuseppe Grispello (sceneggiatura) e Mauro Balloni (disegni) ci conducono in un racconto evocativo e poetico, in cui il surf si rivela lo strumento per lanciare un grido di allarme sullo stato del pianeta.

Il paese delle onde

“Le onde sono solo la cornice acquea di un quadro fatto di quotidianeità. Sono un tramite. Una culla. una meta. Una risposta. In apparenza, quello di Davide Cavallaro non è un romanzo, ma una carrellata di situazioni e personaggi diversi. Come onde che vanno e vengono. Storie che divergono e narrano mondi lontani, di gente che non si conosce a vicenda. Diresti piuttosto dei racconti. In apparenza. perché poi leggi, ti addentri e scopri che la verità è un altra: c’è un filo rosso, anzi azzuro, che lega tutto, dalla prima all’ultima pagina. Ci sono le onde, appunto, che fanno capolino ovunque, fedeli, costanti. E c’è chi le vive, le vuole, le sogna, le abita quasi. Non a caso, allora, dal mare sorge un paese le cui case sono fatte di sale e di speranza, di alghe e fantasia. L’autore cammina per strade e vicoli, spia dentro le finistre, ascolta parole e sa che i suoi personaggi, alla fine, vogliono solo la spiaggia. Vogliono il mare che bagna i piedi e porta al largo la vita.” … così recita la presentazione del libro di seconda copertina di Davide Cavallaro che ho avuto l’onore di illustrare in copertina. Un giorno ricevo un e-mail da questo Davide, sedicente scrittore, che mi dice: faccio surf come te, i tuoi lavori che ho visto sono davvero interessanti, il tratto mi ricorda Jacovitti. Jacovitti? Mai stato tanto lontano da Jac! Mi ha spedito la bozza del libro che ho trovato molto bello, soprattutto il primo racconto al quale mi sono ispirato per creare la copertina. Dapprima una bozza nata in treno che l’autore ha accettato con prudenza. Effettivamente la critica mossa all’anatomia del personaggio era corretta. Mi è dispiaciuto perdere la spontaneità del primo schizzo. Ma su quell’idea, migliorando il disegno, è nato lo schizzo definitivo. Sono molto contento di aver fatto questo lavoro e auguro a Davide di avere successo con questo bellissimo libro.