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Periodo sabbatico

Stiamo lavorando sodo con Filippo Pieri per concludere tutti gli episodi previsti di Viviane l’Infermiera. Ci stiamo mettendo tutto l’impegno possibile, perché abbiamo grandi progetti. Perché ci crediamo. Perché pensiamo funzioni – anche se qualcuno cerca di bloccarci la pagina segnalandoci a Facebook… valli a capire!

Ci vorrà ancora un po’ di tempo. Poi quando tutte le tavole sarà completate? Non so. Credo che mi prenderò un (breve, spero) periodo sabbatico. Ho bisogno di migliorare la mia tecnica digitale. Ho bisogno di imparare a colorare come si deve e a sfruttare meglio le potenzialità del mezzo. Perché ho delle idee da sviluppare

 

ed ho bisogno di imparare cose nuove, di sperimentare un po’.

Perché non l’ho fatto nel lungo periodo tra la fine di Tom’s Hardware (maggio 2017) e l’inizio di Viviane (novembre 2017)? Perché ero troppo amareggiato per riprendere la matita in mano. Per fortuna che il buon Filippo, con l’infermiera più sexy della storia, è arrivato a salvarmi da quel “buco nero”. Ci facciamo delle gran risate a creare il microcosmo di “Casa Nova”.

Ma per fare tutto quello che vorrei, ci vorrebbero giornate di 48 ore, oppure non aver bisogno di lavorare. Senza contare che ho speso mezze promesse di realizzare cose extra che non ce la faccio a fare e mi sento tremendamente in difetto nei confronti delle persone, ma proprio non riesco. E’ già un mezzo miracolo se tengo il ritmo settimanale di Viviane, che è una cosa importante, e non posso proprio mollare.

Hang loose.

Evoluzione di Viviane

Lavoro al 100% in digitale, da anni ormai. Da quando sono riuscito a mettere le mani sulla mia preziosissima Wacom Companion, e da quando ho convertito tutto il mio flusso di lavoro in un flusso completamente digitale, grazie anche a Clip Studio Paint, magnifico programma di disegno per i fumetti. E’ grandioso, velocizza tantissimo, consente di integrare sistemi (uso il 3D, ad esempio, per studiare gli ambienti) e poi unisce la mia passionaccia per il disegno al mestiere (informatico).

Nonostante ciò, per lo studio dei personaggi, i bozzetti iniziali, schemi vignette, story board e altro, continuo a usare matita/china e carta. Nella fase “creativa” è insostituibile. Tengo una serie di quadernetti di appunti su cui scrivo, disegno, scarabocchio e butto giù idee. Il lavoro in digitale è la sintesi di ciò che viene prodotto su carta, il segno ripulito di una serie infinita di bozzetti, spesso brutti, sproporzionati, lasciati a metà. Una volta semplificato e tolto tutto il superfluo (sono della filosofia del “togliere”), chiudo il quaderno e parto in digitale.

Ogni tanto mi diverto a riguardare le pagine che ho dedicato al fumetto e a osservare l’evoluzione dei personaggi dal primissimo impulso fino alla versione finale.

 

Ed ecco qua il primissimo “character sheet” (forse non è il termine giusto ma mi piace) di Viviane l’infermiera. Notate come un paio di personaggi sono rimasti praticamente invariati e come altri siano completamente trasformati. In realtà sono molto più interessanti gli scarabocchi di passaggio tra le varie evoluzioni (questa è una specie di sunto della prima fase di studio, poi abbandonata) ma me li tengo buoni per altro.

Hang Loose

Casa Nova comics

Messa così “Casa Nova comics” sembra una casa editrice, ma non lo è. Non è neppure il titolo definitivo del nuovo fumetto a cui sto lavorando. Non è un nome a caso, è legato al fumetto, ma non è il titolo. Dobbiamo mantenere un po’ di mistero attorno al progetto, per ora.

Succede che in concomitanza con l’uscita del mio libro “Evoluzione della specie”, edito da Periscopio, conosco Filippo Pieri. Anche lui collabora con Periscopio (scrive i “Pirati della magnesia” e collabora con SBAM comics), e si dice entusiasta del mio lavoro. Ci teniamo in contatto. Qualche chiacchierata di fumetto davanti a un buon caffè, finché un giorno prendo coraggio e dico: “ma perché non facciamo qualcosa insieme?”. In realtà capisco che anche Filippo non aspettava altro.

Il giorno dopo mi arriva un documento con tutto scritto. Tutto: personaggi, soggetto completo, dettagliato. In realtà era pronto da tempo, aspettava solo un disegnatore. L’idea è una di quelle che avresti voluto avere te. Sono in crisi (creativa) da mesi, da quando ho divorziato da Tom’s Hardware, alla ricerca di una svolta. Ed è arrivata grazie a Filippo.

Io non amo fare le cose degli altri. Non essendo un buon disegnatore, capace di mettersi al servizio degli altri non avendo tecnica e mestiere, preferisco disegnare le mie cose. Ho senso come “autore“: racconto di me, delle mie bischerate etc etc. Con Filippo però c’è stato un buon feeling fin da subito. Mi ha dato totale libertà nel design dei personaggi e, in alcuni casi, ha recepito alcune mie idee per i personaggi e il soggetto. Mi sono sentito subito a mio agio e questo lo si vede, secondo me, dal risultato grafico.

Qualche settimana di character ed environment design e via, siamo partiti. Già qualche tavola fatta, già i personaggi hanno preso vita. Io sono molto soddisfatto, Filippo pure.

In questo momento accumuliamo materiale (tavole), apriamo un pagine FB/Twitter del progetto (come sito web ci appoggiamo per adesso al mio) e ci facciamo grasse risate!

Parola d’ordine? Relax e divertimento. Stiamo cercando di divertirci noi per primi, nella speranza di trasmettere questo mood leggero, divertente e senza pensieri come i vecchi film della commedia sexy italiana ai quali, dichiaratamente, il fumetto s’ispira.

Perché poppe e culi hanno sempre un certo successo. O no?

https://www.facebook.com/casanovacomics/

Hang loose