Piccole distrazioni

La mia produzione main stream consiste, ormai da quasi 4 anni, nelle tavole settimanali per Tom’s Hardware. E’ un “lavoro” che assorbe molto del mio tempo libero – perché realizzo ‘ste robe nel tempo libero appunto, come innocente hobby – e non lascia molto spazio ad altre idee. E ce ne sarebbero di idee, da provare a realizzare.

Da qualche settimana però ho un “blocco creativo” da cui non riesco ad uscire. E il mio main stream soffre. Talvolta il non pensare a quello che devi fare aiuta. Per cui mi sono preso una “vacanza artistica” ed ho ceduto alle insistenze di un amico che da tempo mi chiede di realizzare qualcosa per lui.

taxi

Perché realizzare una cosa di qualcun’altro quando nel cassetto hai delle idee, alcune delle quali a cui tieni anche parecchio? Perché, appunto, non è roba mia.

Sostengo da tempo che, per avere un senso, cryx deve realizzare le sue cose – oddio parlo in terza persona! ho evidente bisogno di ferie!. Non ho gli strumenti per essere un disegnatore, ancora meno per essere uno sceneggiatore. Quindi posso essere un “autore” nel senso che ma la canto e me la suono da solo. Se riesco a dare un carattere (il mio) alle mie cose è fatta. Nel senso che produco cose originali, solo mie. Possono piacere o meno, ma sono mie e quindi hanno un senso.

C’è un evidente contraddizione no? Il fatto è che sono affascinato dal mondo del fumetto, di cui evidentemente non faccio parte se non marginalmente con le mie cosine settimanali e un po’ di roba ormai passata. E l’idea di prendere una sceneggiatura originale, fatta come una sceneggiatura vera e doverla interpretare mi stuzzica da tempo. Non che manchi la gente che mi propone idee. Non sono tantissimi intendiamoci, però ogni tanto spunta qualcuno che vorrebbe fare, dire, realizzare. Per adesso nulla di concreto per la verità. Io ho bisogno di qualcosa che possa “vedere”, che la mia mente possa visualizzare per capire se ce la posso fare o meno. Solo chiacchiere, fumose chiacchiere.

Invece Fabrizio (“il mio editore”, concedetemi la presunzione di far finta di averne uno) mi ha sottoposto una sceneggiatura precisa e dettagliata per una storia breve, senza tanti discorsi: “ti andrebbe di lavorarci? secondo me potresti farcela”. L’ho letta e ho detto subito sì, anche e soprattutto perché è quanto di più lontano dalle cose che faccio e che mi piacciono.

Non posso dare dettagli perché questo breve fumetto vedrà la luce all’inizio di autunno e non so in quale forma, se autonoma o inserita in qualche raccolta, però è un tema che non mi piace, per niente. Non ho nemmeno mai letto cose del genere per cui non ho nessun modello a cui ispirarmi. Quale migliore sfida da accettare? Fare un fumetto in una modalità mai provata prima su un tema sconosciuto e non amato?

In due settimane ho quasi finito le 9 tavole, compreso un minimo di preparazione e studio del design del protagonista (i comprimari li ho clamorosamente improvvisati) e ambientazione. E mi sono posto pure il limite di lavorare in puro bianco e nero senza effetti speciali. Devo dire che mi sono proprio divertito e sperò vi piacerà. A me non piace 🙂

Hang Loose.

4 Commenti

  1. Sono felice del fatto che hai deciso di affrontare l’impresa di interpretare una storia >non tuatratto pesante< di qualche mese fa che con piacere ti spiegherei nei dettagli, ma il mio account di facebook monopolizzato dalla mia consorte … ed io non lo frequento volentieri.

    Comunque spero di incontrarti prima o poi.
    Il mondo è piccolo!
    Ciao. Alla prossima.

    1. Scusami, ma il messaggio precedente per qualche motivo ha perso una buona parte del testo.
      la versione completa è la seguente:

      Sono felice del fatto che hai deciso di affrontare l’impresa di interpretare una storia >non tuatratto pesante< di qualche mese fa che con piacere ti spiegherei nei dettagli, ma il mio account di facebook monopolizzato dalla mia consorte … ed io non lo frequento volentieri.

      Comunque spero di incontrarti prima o poi.
      Il mondo è piccolo!
      Ciao. Alla prossima.

  2. Mannaggia … ci sono cascato … nei messaggi precedenti ho usato i caporali … che all’HTML non piacciono…
    scusa il disagio. Mando la versione ricorretta del messaggio.

    Sono felice del fatto che hai deciso di affrontare l’impresa di interpretare una storia *non tua* e sono ansioso di vederne il risultato e, se me lo consentirai, di esprimere anche le mie opinioni al riguardo.
    Sono comunque sicuro che, piacendomi il tuo tratto, saprai divertirmi un mondo.

    Mi dispiace non aver potuto chattare con te dopo la mia espressione del *tratto pesante* di qualche mese fa che con piacere ti spiegherei nei dettagli, ma il mio account di facebook monopolizzato dalla mia consorte … ed io non lo frequento volentieri.

    Comunque spero di incontrarti prima o poi.
    Il mondo è piccolo!
    Ciao. Alla prossima.

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