I fumetti, il 3D (CG) e Clip Studio Paint #4

Lasciano da parte CSP, ben noto, vediamo quali sono i tool di Clip Studio utili per costruire i propri character:

  • CLIP STUDIO MODELER (CSM):
    tester_screenshot
    Ambiente di modellazione con cui produrre oggetti da importare come materials dentro CSP. Usando poligoni e oggetti primitivi è possibile costruire oggetti 3D complessi. Sull’efficienza di questo tool non posso dire nulla, esistono tantissimi ambienti di modellazione anche gratuiti, la cosa interessante è che questo è integrato in un ambiente coerente a CSP. Sarebbe interessante capire se è possibile importare modelli ma sono certo che si possa fare;
  • CLIP STUDIO COORDINATE (CSC):
    z007
    ove è possibile “armare” un modello (magari creato col precedente) e assemblare il tutto come 3D model per CSP comprensivo di espressioni facciali. Questo è “il tool” che in pratica consente di dotare il modello di tutte le funzionalità che CSP è in grado di gestire, il coltellino svizzero di tutta la questione 3D e CG. Di questo programma ho tentato disperatamente di installare una versione non ufficiale e non ufficialmente tradotta… niente da fare;
  • POSE STUDIO:
    maxresdefault
    un tool esterno che serve a manipolare in modo più efficiente i 3D model, ripetto a CSP, con il quale creare pose da importare in CSP. La manipolazione di un 3D model in CSP è, diciamocelo, piuttosto legnosa e poco efficiente. Se siete curiosi esiste, in giro, una versione portable, in giapponese e molti video a riguardo. Ho provato questa versione: il posing dei modelli è molto più “fluido” ed è corredato di molte più “pose” base da cui partire; sicuramente è previsto un export per i 3d model di CSP ma è impossibile intuire le funzionalità dei menu e delle finestre di dialogo conseguenti;
  • CLIP STUDIO ACTION (CSA):
    231
    questo è molto simile a Pose Studio e non ho capito bene se sono due cose distinte o uno l’evoluzione dell’altro. La sensazione è che questo sia stato creato proprio per integrarsi direttamente con CSP mentre il precedente sia più standalone. Non esiste una versione non ufficiale per cui mi posso solo basare su immagini e spezzoni di testo letti qua e là.

Trovo tutto ciò molto affascinante e vi lascio immaginare cosa si potrebbe combinare con una roba del genere.

La mia natura curiosa e il mio background mi hanno spinto a cercare di capire come funziona e se esiste un “walkaround”. Il trucco per rendere “maneggevole” (ovvero renderlo un 3d model) il proprio modello è quello di usare il giusto formato di CSP. Ho girato in rete ed ho pure trovato (vedi alla fine del post il link). Se date un occhiata a un modello sample (scaricabile dal sito di Celsys) vi accorgerete che il formato è molto complesso: in uno zip (lo zip sembra il contenitore preferito dagli sviluppatori Celsys) sono contenute varie cartelle relative a

  1. corpo;
  2. faccia (testa);
  3. capelli;
  4. accessori.

Evidentemente il 3d model di CSP viene inteso composto di queste 4 parti. Il formato dei vari oggetti è l’FBX (Multi part models, credo sia proprietario Autodesk) e ci sono pure le texture. Lo strumento per costruire questa struttura dovrebbe essere Clip Studio Coordinates che dovrebbe servire ad assemblare i pezzi nel corretto formato. Però, in realtà si potrebbe fare anche a mano, basta capire come diavolo è fatto questo zip in dettaglio. Cerca e ricerca ecco spuntare un documento relativo alle guidelines dell’armatura del 3d model: “3D bones guide” che trovate in questo archivio zippato di 50MB. Se siete curiosi (come me) e provate a guardarlo vi accorgerete della complessità della questione. Per questo è quasi impossibile farlo da soli con strumenti alternativi, ed ho, chiaramente, rinunciato.

Però mi sono fatto un idea e mi ritengo moderatamente soddisfatto.

Ma c’è chi ci ha provato: OffWorld Girl ha fatto una serie di articoli interessantissimi che ho letto e da cui ho tratto buona parte delle informazioni di questi post, in cui mostra come fare a costruirsi il proprio character con mezzi alternativi (evidentemente non aveva di meglio da fare!). Troppo complesso però. Nel suo blog ci sono anche indicazioni su come installare una versione non ufficiale tradotta di tutto Clip Studio, che io ho tentato scontrandomi con milioni di problemi. Perché le versioni sono vecchie, perché tutto va a cozzare con l’installazione standard… insomma un casino!

Il risultato di tutti questi discorsi? beh, Clip Studio è un ambiente assolutamente completo che fornisce tutti gli strumenti per gestire la creazione di materiale digitale a 360°, diciamo. Purtroppo l’intraducibilità della versione giapponese è un bel problema. Io stesso ho provato i vari tool di cui sopra in giapponese e, fatto salvo l’uso dei pulsanti grafici (intuitivi), è praticamente impossibile usare i menù e quindi le varie feature, come l’import export di elementi.

Il mercato occidentale non è evidentemente d’interesse per Celsys che ha concesso a Smith Micro la vendita della versione inglese (francese e spagnolo) di CSP, tutto il resto non è raggiungibile. Peccato. Forse sarebbe il caso di fare pressione su Celsys. Fare una traduzione non è impossibile, alla fine si tratta di individuare il file giusto.

Resta ancora la questione traduzione che affronterò nel prossimo post… perché alla fine, mica ho rinunciato ancora 😉

Hang Loose.

 

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