Sono solo canzonette…

Parafrasando Edoardo Bennato:

tavolo-disegno“Mi ricordo che anni fa
seduto dentro un cinema 
ho visto un film a cartoni animati
e nei sogni di bambino
la matita era una spada
e chi non ci credeva era un pirata!
e la voglia di disegnare 
e la voglia di volare
forse mi è venuta proprio allora
forse è stata una pazzia
però è l’unica maniera
di dire sempre quello che mi va
…”

Disegno per divertirmi. Veramente. La possibilità di mostrare le mie cose “al mondo” grazie a internet è formidabile. L’entusiasmo e la gioia che metto dentro le mie cose credo sia stato il motore che mi ha spinto a trovare, senza cercare, canali importanti come Sabatelli Editore, Apogeonline, Tom’s Hardware e per ultimo Periscopio Edizioni che ha pubblicato il mio libro (oltre un altra serie di collaborazioni estemporanee con riviste ed editori).

Disegno bischerate, ovvero tento di prendere in giro certi luoghi comuni con ironia (possibilmente) e leggerezza. Forzando delle cose, estremizzandone delle altre. In maniera sempre poco seria e rilassata. In poche parole: CAZZEGGIANDO!

Eppure molti di coloro che fruiscono di solito non colgono l’essenza… a volte. Ci sta una marea di gente arrabbiata che prende alla lettera ogni cosa che dico, che meticolosamente smonta ogni mia forzatura… insomma: che la prende troppo sul serio! Perché? Io sto cazzeggiando. Non si capisce?

E’ successo con i camperisti molti anni fa. Il mio unico lavoro “commissionato” – cioè mi pagavano pure! E non è scontato. – della mia storia di vignettista. Pubblicavo una paginona centrale – in cui prendevo per il culo la categoria dei camperisti, su una rivista, appunto, per camperisti. Ho dovuto smettere. Gli inserzionisti non gradivano e chiedevano continuamente all’editore di aggiustare, cambiare, snaturando ogni tavola. L’editore era gentilissimo, a lui piacevano le mie bischerate, ma erano coloro che mettevano i soldi a comandare. Dopo 8 mesi abbandonai, mio malgrado. Non ce la facevo più.

Memore di quell’esperienza ho sempre rifiutato lavori su commissione. Il disegno non è la mia fonte di reddito. E’ un divertimento e quindi cazzeggio deve restare. E per essere tale devo essere libero. Libero di fare quello che mi pare, libero di continuare, libero di cambiare, libero di smettere quando mi pare.

Anche con Tom’s Hardware lavoro in piena libertà, seguendo alcune direttive della redazione, naturalmente, nel rispetto della loro linea editoriale. Nessuna commissione. Loro mi danno uno spazio (e che spazio). Io lo riempio come meglio posso e come meglio credo. In tre anni di collaborazione si è creato una sorta di clima di fiducia. In pratica Tom’s mi lascia fare e, devo dire, non si è mai lamentato. Certo potrebbe interrompere il mio web-comic Epic Fail in ogni momento. Oppure io stesso potrei staccare la spina. Ma finché mi diverto non c’è questo pericolo.

Eppure anche lì sono sono spesso frainteso. Nulla di grave per carità, mica mi offendo… ma la gente si prende e mi prende troppo sul serio accidenti!

Le tavole sul surf pubblicate su Windnews invece sono sempre state accolte con lo spirito giusto. D’altronde la famiglia dei surfisti, a cui appartengo dal lontano 1984, è caratterizzata da uno stile di vita cool il cui motto è Hang Loose! E noi, surfisti, non ci prendiamo troppo sul serio. Mai.

Sono fumetti accidenti: rilassiamoci, facciamo un bel un bel respiro ed .. enjoy! (cit.)

perché: “… sono solo canzonette…” – Zan zan!

Hang loose!

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