Ricomincio dall’infermeria

Sono stato in silenzio per un sacco di giorni nel’attesa della notizia del “nostro” nuovo libro Viviane l’infermiera, realizzato con il mio “socio” Filippo Pieri. Lo sapevamo da un pezzo che sarebbe uscito con Sbam Libri, ma abbiamo aspettato l’annuncio ufficiale della casa editrice prima di farne parola pubblicamente. Adesso che ci siamo finalmente tolti questo peso, posso finalmente ricominciare a scrivere cose su questo blog di auto-analisi – perché sì, questo spazio mi serve per sfogare gioie e dolori di un giovane (si fa per dire) fumettista.

Ricomincio dall’infermeria perché dopo la battuta d’arresto della scorsa estate ho avuto un lungo stop. Tutto si è sbloccato una mattina, a un tavolino di un bar, mentre prendevo un caffé con l’amico Filippo che mi ha proposto quest’idea. Idea che ho abbracciato subito perché la trovavo e continuo a trovarla, geniale. Quindi non posso che ringraziarlo per aver riacceso in me l’entusiasmo dopo un periodo nero (fumettisticamente parlando, s’intende). E devo ringraziarlo perché ha condiviso tutto al 100%, anzi al 50% dovrei dire. L’idea ha preso vita, con studi di personaggi, creazione di nuovi, idee, confronti, blog, pagine social, video, interviste. Abbiamo fatto un gran lavoro in questi 6 mesi che ci ha portato a trovare un editore che ci ha accolto.

Che dire?

  • Sono orgoglioso di pubblicare con Sbam!, rivista che seguo da tempo e mai avrei pensato di lavorarci assieme;
  • il libro non è mio al 100% come gli altri da me pubblicati e auto-pubblicati, ma questo non mi pesa perché c’è molta armonia e corrispondenza di vedute con Filippo che è riuscito a rendere, con i miei contributi grafici e non, quest’opera anche mia;
  • il libro è quasi finito, manca veramente poco;
  • gli ultimi 14 episodi inediti che saranno nel libro oltre ai 15 già usciti sul web sono i migliori;
  • è stato ed è faticosissimo, ma divertente.

Spero che questa notizia e il traino mediatico di Sbam! possa contribuire a far conoscere il nostro lavoro. Ormai i blog non li cerca più nessuno, tutto il traffico internet si è spostato su youtube – e purtroppo fare video è faticoso e richiede tempo, che non abbiamo – e sui social, facebook in particolare dove sembra che venga fatto di tutto per nascondere i “non paganti” come noi. Per assurdo riceviamo più riscontri dall’estero – al netto degli evidenti profili fake che ogni tanto si fanno avanti – che in Italia.

Ho vissuto un esperienza strana col mio primo libro “L’evoluzione della specie“. Tutte le persone con cui sono in contatto che l’hanno letto hanno avuto reazioni positive. Anche gente “del mestiere”, anche gente che “ha un nome” (che qui non farò per evidenti motivi). Eppure il libro ha avuto pochissima eco in rete. Periscopio Edizioni, a cui voglio un gran bene perché mi ha dato fiducia tanti anni fa, non ha la forza mediatica di editori più titolati. Senza promozione finisci nel limbo della rete e vieni lentamente dimenticato.

Quindi ci spero tanto, spero che la Viviane possa essere un piccolo volano per farmi/farci conoscere, perché anche Filippo ha fatto un sacco di cose belle e divertenti. Perché al di là del guadagno, che non c’è – dovrei vendere un numero esageratamente grande di copie per poter considerare quest’attività remunerativa, al netto del tempo e degli investimenti fatti – noi artisti (perdonate la presunzione per un attimo) viviamo anche delle reazioni dei lettori. Anche un “like” o una “condivisione” ci aiuta a non demoralizzarci e andare avanti cercando di fare il meglio che possiamo.

E speriamo, un giorno, di vederci a qualche fiera così che possiamo firmarvi la vostra copia di Viviane l’infermiera!

Han loose.

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