Lucca Comics 2016 secondo cryx

Alcune considerazioni sulla recente Lucca Comics dal mio punto di vista, naturalmente.

tavolo-disegno

A parte girellare per gli stand, quest’anno dovevo incontrare delle persone. Non sono riuscito a vederle tutte, purtroppo, in mezzo a tutto quel caos. I contatti si tengono solo via rete ed è una cosa tristissima. Preferisco di gran lunga il contatto umano, ma tant’è: siamo tutti super impegnati, sparsi per l’italia. Quindi è stato positivo:

  • aver messo le mani sulle nuove Wacom Mobile Studio Pro, non vi dico la scimmia come si è agitata! Ho sfruttato il nome Tom’s Hardware (mi perdonerà) ed ho approfittato di una presentazione coi fiocchi e una bella sessione tutta per me per testarle. A parte il prezzo sono veramente, ma veramente, una bomba atomica!
  • aver incontrato, finalmente, il mio “maestro” CHIOD, al quale ho finalmente stretto la mano, ho amabilmente chiacchierato di fumetto e nuovi progetti davanti un buon caffè… e mi sono fatto pure il selfie;
  • aver conosciuto di persona Emanuele di www.imi.it;
  • aver incontrato alcuni amici in giro con almeno un contatto interessante;
  • aver partecipato alla premiazione di IICA 2015 di www.animeclick.it.

imagesSe esistesse un universo fumetto io graviterei ai suoi margini esterni. Per cui già l’essere stato selezionato per partecipare all’IICA 2015 è stata una vittoria. Ero indeciso se andare alla premiazione o meno. Mica pensavo di piazzarmi. Naaaaa! Troppi concorrenti troppo bravi, su un altro pianeta. Ci sono andato invece per il rispetto del grande lavoro fatto dai ragazzi di Animeclick. Ed ho fatto bene perché ho respirato un clima positivo, che mi è piaciuto tanto. Essendo un cattivo promoter di me stesso non ho sfruttato a dovere l’occasione di farmi conoscere da tutta quella gente. Sarà per la prossima volta.

E proprio l’IICA 2015 ha fatto da contraltare agli aspetti negativi di Lucca Comics. Tutti gli anni mi riprometto di non andare. Tutti gli anni ci ritorno.

  • Nessuna offerta fiere: spiegatemi perché dovrei sudare come un dannato per comprare un libro e pagarlo più che su Amazon, che me lo porta pure a casa;
  • dispersiva la massimo: non puoi fare i km in mezzo a una fiumana di gente (il cui 80% sono convinto non è lì per i comics e non ha biglietto) per vedere le cose;
  • solo mercato: poche cose interessanti anche se, a onor del vero, non ho studiato bene il programma (scopro dopo la mostra di Cho e Zerocalcare – ecco i risultati della troppa dispersione). Ma qualche bella mostra di tavole originali, non so, qualcosa che giustifichi 18€ del biglietto? Perché mi sono sentito come uno che paga l’ingresso al supermercato per fare la spesa;
  • family palace: ovvero lo spazio junior. Lo scorso anno era interessante, con laboratori e incontri con autori. Quest’anno zero. Solo vendita di gadgets;
  • firme: a me sta cosa che paghi il volume e lo lasci lì e poi te lo firmano mi disturba un po’. Se voglio la firma di un autore che mi piace è perché vorrei stringergli la mano e scambiare due parole mentre mi fa uno scarabocchio veloce, non un opera d’arte;

Lascio per ultimo il difetto più grosso. Secondo me è troppo autoreferenziale: grossi editori, grossi nomi. Punto. L’IICA 2015 mi ha dimostrato che l’aspetto più interessante è il nuovo, lo sconosciuto. Lucca Comics dovrebbe dare più spazio a chi non ne ha promuovendo, in collaborazione coi grossi editori, contest, mostre, selezione di nuovi autori sconosciuti (c’è un anno di tempo per valutare nuove proposte), regalandogli tanto spazio (per tutti i selezionati) gratuito con tavole originali esposte, in un’area in cui si possa conoscere gente che altrimenti resterebbe relegata alle loro paginette web. E magari qualche cont(r)atto diretto con gli editori. Perché in giro c’è un sacco di roba bella che aspetta solo di essere scoperta. E lasciare questo compito ad altri – come i meritevolissimi di Animeclick – è triste per la più impostante fiera del fumetto italiano.

bomb

Finisco con una nota amara:  ho acquistato una copia di un libro illustrato da un noto grande “maestro” (di cui non farò il nome nemmeno sotto tortura e che apprezzavo molto) al suo stand. C’eravamo solo noi (quindi non aveva granché da fare) con la mia bimba, destinataria del volume. Alla nostra richiesta di dedica per lei ha detto molto svogliato, quasi infastidito: “solo firma però!”. Non uno scarabocchio – che ne so, un fiorellino – ma soprattutto senza nemmeno degnarla di un sorriso. Ci sono rimasto molto male.

Questa cosa mi ha convinto ancora di più che Lucca Comics dovrebbe dare più spazio ai giovani, molto di più, perché ce n’è un grande bisogno.

Hang loose.

p.s.: queste sono solo considerazioni personali, sicuramente di parte e opinabilissime, ma è la percezione che ho.

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