Questione di stile

Lo “stile” è una mia fissa. La ricerca di uno “stile proprio“: qualcosa che ti renda riconoscibile, sempre.

Sono alla continua ricerca del “mio stile” e quando qualcuno mi dice ho “hai un tuo stile” respiro profondamente e gonfio il petto.

Cos’è lo “stile”. Oddio, è impossibile dare una definizione. Vedo un sacco di roba in giro e ogni volta m’innamoro di stili diversi, mi piacerebbe essere capace di farli tutti. E rubo, il più possibile in modo da affinare, evolvere, migliorare. L’importante è rendere tuo quello che hai rubato re-interpretandolo. Mal sopporto questa dilagante moda di fare i fumetti manga clonando ripetutamente cose tutte uguali. Pochi catturano l’essenza e la rielaborano per farla loro.

E difficile, io non so se sono capace di metabolizzare le cose che rubo e farle mie, ma ci provo. Vi faccio un esempio:

troppa grazia, è “IL” Maestro. Adoro le sue tavole piene di luce. La luce è tutto e quel dannato tratteggio la esalta in maniera che non so descrivere. Non avete idea di quante volte ho tentato di rifarlo quel dannato tratteggio. I disegni mi piacciono così, senza neri pieni, semplici, diretti. Però è troppo per me, e poi non tendo al disegno realistico. Allora ho scoperto lui:

senza voler essere blasfemo, io ci rivedo quel certo stile di tratteggio. Ed è sufficientemente cartoonesco come piace a me. Quanto è bravo Bouletcorp (mi viene da piangere guardando i suoi video di work in progress)! E infatti, se notate, nelle mie robe le sperimentazioni di tratteggio ci sono.

Timide, ma ci sono. Perché non mi riescono uguali? Perché ho un “mio stile“! AHHHHHHHHH! O forse perché non sono abbastanza capace 🙂

Avere un proprio stile ha dei vantaggi: essere riconoscibile, essere originale, non essere riconducibile a nessun altro. Ma anche svantaggi: non essere capace di fare cose diverse dalle tue e quindi restare bloccato in un determinato cliché. E invece, a volte, mi piacerebbe poter virare completamente. Proprio come adesso, che sto studiano un re-style grafico di due personaggi importanti. Ci giro intorno da giorni, mi serve per il prossimo lavoro per Tom’s Hardware. Ma non posso farvi vedere nulla perché mi piacciono le sorprese. Soffrirò, da solo, alla luce fioca della mia lampadina monoled ikea, curvo sul blocco notes armato di matita e pennarello. Sì perché quando “creo” uso i vecchi strumenti.

Hang loose.

Un commento

  1. idem per me…
    stessi tuoi sentimento, stessa tua ricerca, stessa tua voglia di creare il proprio stile, e molte volte, immagino, stessa frustrazione e percezione di inadeguatezza….

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